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Avviso su corretta prassi di espurgo vasche di raccolta

Si ritiene utile informare tutti i consorziati che, con l’entrata in vigore del D.Lgs nr 116 del 03.09.2020 che modifica il TESTO UNICO AMBIENTALE nr 152/2006, ovvero all’art. 9 comma 6.b-sexies, viene chiaramente indicato che i rifiuti prodotti dalle fosse settiche sebbene non pericolosi non sono equiparati più ai rifiuti urbani.

Pur se allo stato non vi sono pronunce in tal senso si ritiene utile consigliare l’adozione di una prassi cautelativa per prevenire l’applicazione si sanzioni da parte degli organi preposti.

Pertanto con riferimento sempre allo stesso D.Lgs nr 116/2020 all’art. 14 comma 2.b essi devono essere smaltiti massimo entro l’anno dall’ultimo smaltimento, INDIPENDENTEMENTE DALLA QUANTITA’, ANCHE RESIDUALE, DEI FANGHI IN ESSO PRESENTE.

Tale scadenza temporale vale anche per tutti i rifiuti prodotti da impianti di trattamento delle acque reflue, così come per tutti i rifiuti prodotti dal ciclo produttivo, semprechè prima non vengano superati i relativi limiti quantitativi annui di accumulo.

Ci risulta che le autorità di controllo (NOE) stanno già verificando nella nostra area industriale tale adempimento verso alcuni opifici, in particolare la regolare pulizia e smaltimento ENTRO L’ANNO DALL’ULTIMO SMALTIMENTO dei rifiuti prodotti da impianti di trattamento delle acque reflue, ovvero dei fanghi delle fosse settiche.

Considerato che il testo della legge è entrato in vigore il 18.9.2020 si consiglia di procedere alla pulizia conservando il formulario entro il 18.9.2021

Si invita quindi di verificare tale adempimento, visto che è consuetudine per molti di farlo ancora oggi, quando le vasche di accumulo dei fanghi siano quasi piene.

La presente non sostituisce eventuali note e\o provvedimento delle Autorità.

I singoli consorziati sono invitati a consultare i tecnici di loro fiducia

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